Quando un oggetto si riprende dopo una deformazione e ritorna ad uno stato originale, è resiliente .
Quando noi abbiamo avuto la forza di resistere ad un trauma e abbiamo fatto di questo una opportunità, siamo resilienti.
questi sono i due concetti che vorrei accostare alla gentilezza: ritornare allo stato originale e l’opportunità!
La manina di mia figlia che nell’addormentarsi sfiorava ripetutamente
le mie ciglia per me rappresentano la gentilezza originale,
rappresentano un periodo ancora non contaminato dalla rozzezza delle mie
azioni e delle mie parole.. quelle azioni e quelle parole che
sfuggivano al vaglio della mia gentilezza, ossia alla voglia di avere
attenzione e cura verso chi Amo e di conseguenza quella manina oggi è
meno gentile di un tempo.. e tutti gli sforzi odierni per promuovere la
gentilezza in Lei probabilmente sono azioni volte a farla ritornare il
più possibile ad uno stato originale.. e stessa cosa vale per ognuno di
noi..
I bimbi abituati a interagire con fratellini o sorelline minori sanno
essere così attenti e delicati, così gentili e premurosi nei confronti
di chi percepiscono essere più fragile di loro.. in questo senso parlo di ritornare allo stato originale di gentilezza…
In più, quando a seguito della nostra forza, siamo riusciti a resistere e a trasformare ciò che aveva connotazioni brutte, dolorose, tristi in opportunità
noi stiamo nella dimensione della resilienza. Stiamo trasformando
qualcosa in opportunità … quel dolore, quella rabbia, quella
disperazione potrebbe essere l’opportunità per migliorarci, per
accostarci alla esoterica alchimia facendo di noi, esseri che possono
trasformare il piombo in oro; che possono trasformare quella ira, quel
dolore, quel senso di inutilità, quella disperazione in gentilezza verso
se stessi e verso gli altri. Trasformare il proprio dolore in gioia e
in gioia che l’altro può vivere grazie al nostro operato.
Concludo quindi dicendo che se Resilienza è in parte trasformazione, la gentilezza ne è una sua componente!